Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia annunciano una rosa di candidati

Secondo giorno di votazioni, all’indomani della prima chiamata che si è chiusa con una marea di schede bianche, proprio come previsto. Sono state 672, in tutto. Oggi non dovrebbe andare diversamente: un candidato gradito da un’ampia platea non è stato ancora trovato, in queste ore frenetiche scandite da incontri, dichiarazioni, conferenze stampa. Non mancano i nomi. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno annunciato una rosa di candidati: l’ex presidente del Senato Marcello Pera, la vicepresidente della Regione Lombardia Letizia Moratti e l’ex giudice Carlo Nordio. Nomi che, secondo i leader del centrodestra, potrebbero trovare un consenso esteso anche al resto delle forze politiche. «Non siamo qui a imporre niente a nessuno», ha detto Salvini, rivendicando a nome del centrodestra un ruolo di primo piano nell’elezione del successore di Sergio Mattarella. Che arriverà al termine di un percorso che vedrà la coalizione di centrodestra compatta fino alla fine, ha assicurato Salvini, che ha anche ringraziato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, per aver rinunciato alla corsa. Alle 17 è iniziato il vertice del centrosinistra. Obiettivo: decidere la strategia, alla luce della mossa del centrodestra. Le quotazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sembravano aver preso nuovamente quota, dopo l’incontro di ieri con il leader leghista, Matteo Salvini, tra i più attivi, e i colloqui telefonici con il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, e il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. Tuttavia la candidatura del premier non trova il sostegno della Lega, di Forza Italia e del M5s e di una parte consistente del Pd. Al momento, dunque, un’eventuale elezione di Draghi appare uno scenario (molto) remoto. In mattinata, infine, l’aula della Camera ha proclamato la deputata Maria Rosa Sessa, prima dei non eletti nel listino forzista plurinominale Campania 2 di Salerno-Scafati e Battipaglia. Il plenum per l’elezione del Presidente della repubblica torna a 1009 e il quorum sale a 673 per le prime tre votazioni a 505 dalla quarta in poi. Il leader di Italia viva, Matteo Renzi, ha sollecitato un’accelerazione: «Spero che la presidenza inizi a far votare due volte al giorno».