Lo studio Tecnè

Nel 2021 la spesa media mensile delle famiglie per l’acquisto di beni è servizi, al netto del computo degli affitti figurativi, è cresciuta del +7%. Nel complesso, gli italiani hanno speso circa 38 miliardi di euro in più rispetto al 2020. È quanto emerge dalle “Prospettive economiche delle famiglie per il 2022” formulate da Tecnè e diffuse oggi. Secondo l’analisi, a sostenere la ripresa dei consumi hanno contribuito l’allentamento delle restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria e il parziale recupero dei redditi delle famiglie(+1,1%) dopo il netto calo registrato nel 2020 (-2,6%).. Importante il contributo della fiducia economica che, migliorando, ha spinto le famiglie a ridurre la quota di risparmio. Senza significative variazioni del tasso d’inflazione rispetto al 2021, spiega ancora l’Istituto di ricerca, la stima per il 2022 è di una crescita dei consumi del +5%, riportando i livelli della spesa su valori prossimi a quelli del 2019, con una crescita rispetto al 2021 di 30 miliardi di euro. Tuttavia, avverte Tecnè, Il ritorno ai livelli pre-pandemia potrebbe far registrare un deciso rallentamento a fronte di un elevato aumento dei prezzi al consumo, con l’inflazione che, spinta dalla crescita dei costi energetici, potrebbe arrivare a toccare un tasso medio annuo compreso tra il 4,5 ed il 5,5%, con ricadute pesanti suo bilanci familiari. A parità di volume d’acquisto, infatti, le maggiori spese sarebbero pari a 1.464 euro l’anno in più a famiglia. Le conseguenti strategie di contenimento potrebbero portare a una frenata della dinamica positiva dei consumi che ridurrebbe la crescita attesa dal +5% al +2%.