Al via le votazioni per il nuovo Capo dello Stato. Partiti senza accordo, prevista per oggi una pioggia di schede bianche. La “scommessa” sul bivio tra la 5° e la 7° votazione

Dunque, entra nel vivo oggi l’elezione del Capo dello Stato, il 13°, che succederà a Sergio Mattarella, ma senza un nome. Le votazioni sono iniziate oggi alle 15, con conclusione prevista intorno alle 19.25, e si prevede una pioggia di schede bianche. L’articolo 83 della Costituzione prevede una votazione a scrutinio segreto. Il ritmo è di una votazione al giorno: la capienza massima dell’Aula è di 200 persone, gli elettori vengono chiamati in ordine alfabetico a gruppi di 50 per ogni turno e avranno in totale 11 minuti per votare; il tempo totale per ogni votazione, spoglio compreso, è di 4 ore e 30 minuti. La votazione avviene a Camere unificate, è il presidente della Camera, Roberto Fico, a guidare la seduta, con al suo fianco il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e a leggere i nomi in Aula, mentre i funzionari di Montecitorio terranno il conto delle schede. Ogni elettore riceve da un commesso la scheda per entrare poi nella cabina e votare, tramontati i famosi catafalchi. All’ingresso della Camera viene rilevata la temperatura agli elettori. In caso di temperatura superiore ai 37,5 gradi, l’elettore viene sottoposto ad un tampone antigienico e qualora risultasse positivo voterà nel “seggio Covid” allestito all’aperto. I Grandi elettori positivi voteranno nel parcheggio coperto di Montecitorio, ad un orario prestabilito, presentandosi o con auto propria o auto medica, presso il drive-in dove allestito con un seggio, votando quindi a bordo; ma è previsto anche un seggio pedonale. In tutto a votare sono più di 1000 elettori, non 1009, a causa di tre assenze. In ordine di convocazione votano 6 senatori a vita, 314 senatori, 628 deputati, 58 delegati regionali. Nelle prime tre votazioni, occorre la maggioranza dei due terzi (circa 673 voti) per eleggere il presidente della Repubblica, dalla quarta in poi è sufficiente la maggioranza assoluta e cioè i famosi 505 voti che Berlusconi, nel corso della scorsa settimana, ha cercato senza successo di mettere insieme. Nessun partito o schieramento ha i numeri sufficienti per prevalere, serve quindi un’intesa. Difficile però fare una previsione su quante votazioni e, quindi, quanti ci giorni ci vorranno per eleggere il successore di Mattarella. Sui giornali si fanno solo “scommesse”, per i politici si arriverà ad uno snodo tra la 5° e la 7° votazione o ad un “bivio” tra Casini e Draghi. Ma è spuntato anche il nome di Elisabetta Belloni, direttrice del Dis, che in qualità di presidente del Consiglio potrebbe dare la volata a Draghi per raggiungere il Quirinale. Sarà soprattutto l’ultima elezione di un Capo dello Stato con più di 1000 elettori, la prossima vedrà il parlamento dimezzato e ciò renderà ancora più irta di ostacoli la strada del nuovo presidente della Repubblica e anche quella del presidente del Consiglio, che potrebbe verosimilmente cambiare.