Il Quirinale, ex residenza pontificia e sabauda, è uno dei più imponenti palazzi al mondo

Una volta eletto, il nuovo Presidente della Repubblica, a meno che non voglia seguire le orme di Enrico De Nicola che decise di risiedere a Palazzo Giustiniani, una delle sedi del Senato, di Luigi Einaudi o ancora di Sandro Pertini e Francesco Cossiga, che usarono la sede come ufficio, si trasferirà con la propria famiglia al Quirinale, da quasi cinquecento anni uno dei simboli del potere romano. Costruito a partire dal 1573, il Palazzo del Quirinale è stato prima residenza di trenta papi, da Gregorio XIII a Pio IX, successivamente, dal 1870, dei re d’Italia ed infine, dal 1946, del Presidente della Repubblica. Fra gli episodi più noti di questa lunga storia, sicuramente va annoverato l’ingresso con la forza delle truppe napoleoniche, ricostruito da Mario Monicelli e Alberto Sordi ne Il Marchese del Grillo, con Paolo Stoppa nei panni di papa Pio VII, arrestato nella notte fra il 5 il 6 luglio del 1809. Il Quirinale è maestoso nella sua imponenza; con la sua superfice di oltre 110mila metri quadrati è la seconda residenza presidenziale al mondo, dopo l’Ak Saray di Ankara. Sono 1.200 le stanze che compongono la residenza. L’ufficio di alta rappresentanza del Presidente della Repubblica (cosiddetto Alla vetrata) in origine è stata la camera da letto estiva dei pontefici, mentre le udienze e il giuramento dei giudici della Corte costituzionale sono ospitati nella sala degli Specchi. Il nuovo governo, al momento di entrare in carica, giura nel Salone delle feste, dove si tengono anche i pranzi ufficiali.