La Congiuntura della Confcommercio: rallenta il PIL e accelera l’inflazione

Come a dicembre, anche a gennaio la Congiuntura Flash della Confcommercio parla di «incertezza» riguardo l’andamento economico del Paese, trovando la causa in due fattori chiave: il forte l’aumento dei contagi e la crescita dell’inflazione che sta continuando a ridurre il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Le stime dell’ufficio studi indicano infatti un aumento dell’1,5% mensile per il mese che sta volgendo a termine e un aumento del 4,7% rispetto allo stesso mese di un anno fa, con crescite dei prezzi che, iniziate quasi esclusivamente dalla componente energetica, cominciano ad allargarsi anche ad altri settori. «Questi elementi – spiega l’Ufficio Studi – necessariamente consolidano le preoccupazioni riguardo alla durata del fenomeno, all’impatto sulle decisioni di acquisto delle famiglie e, quindi all’intensità della ripresa nel 2022». A proposito di consumi, le rilevazioni dell’ICC mostrano un aumento annuo del 9,1% a dicembre, in rallentamento rispetto al risultato di novembre, quando l’indice ha registrato un +16,4%, rimanendo inferiori al 2019 del 7,7%. Per quanto riguarda invece il PIL, quello mensile dovrebbe diminuire del 2% tra dicembre e gennaio, aumentando del 4,4% rispetto allo stesso mese del 2021. Dati peggiori di quelli registrati il mese scorso quando l’economia ha riportato una contrazione del PIL dell’1,8% su base mensile e un +6% annuo.