Conclusa la prima fase della selezione che terminerà in autunno

Complessivamente 1.362 aspiranti astronauti e 29 aspiranti parastronauti con disabilità fisiche hanno superato la prima fase di selezione per entrare nell’Esa, l’Agenzia spaziale europea. Al bando, lanciato la primavera scorsa, avevano risposto in oltre 23mila. «Siamo rimasti colpiti dalla qualità dei candidati», ha detto il responsabile della medicina dello spazio dell’Esa, Guillaume Weerts. Adesso i candidati, che sono perlopiù maschi – tra gli aspiranti astronauti sono il 61% mentre tra i parastronauti la quota tocca il 72% – e sono stati scelti sulla base del questionario e dei documenti presentati insieme alla domanda di partecipazione al bando, dovranno affrontare i prossimi step. Il percorso di selezione prevede infatti test psicologici, cognitivi, di personalità e coordinazione motoria e prove pratiche (individuali e collettive). Dopodiché i candidati selezionati si sottoporranno alle visite mediche, necessarie per testare se le abilità fisiche e mentali soddisfino gli standard internazionali richiesti per le missioni spaziali di lunga durata, e ai colloqui per sondare le competenze tecniche e comportamentali, le verifiche sul percorso formativo e quelle sulla fedina penale. L’ultimo passo prevedrà un colloquio con il direttore generale dell’Agenzia, decisivo per la scelta finale. Per scoprire i nomi dei prossimi astronauti e parastronauti sarà necessario aspettare ancora un po’ di tempo: l’elenco dei componenti della prossima classe di astronauti verrà comunicato soltanto il prossimo autunno.