Oxfam: i dieci uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni, mentre 163 milioni di persone sono cadute in povertà a causa della pandemia. Anche in «DisuguItalia».

In occasione dell’apertura dei lavori del World Economic Forum, è stato presentato il rapporto “La pandemia della disuguaglianza” di Oxfam. Nei due anni di pandemia, i dieci uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni (da 700 a 1.500 miliardi di dollari), mentre 163 milioni di persone sono cadute in povertà a causa della pandemia. «È il virus della disuguaglianza, non solo la pandemia, a devastare così tante vite», è scritto nel rapporto. Ogni 4 secondi 1 persona muore per mancanza di accesso alle cure, per gli impatti della crisi climatica, per fame, per violenza di genere e le donne sono quelle che hanno subito gli impatti economici più duri della pandemia. «Le banche centrali hanno pompato miliardi di dollari nei mercati finanziari per salvare l’economia, ma gran parte di queste risorse sono finite nelle tasche dei miliardari che cavalcano il boom del mercato azionario», ha aggiunto Gabriela Bucher, direttrice di OXFAM International. Pensiamo ai «monopoli detenuti da Pfizer, BioNTech e Moderna che hanno permesso di realizzare utili per 1.000 dollari al secondo e creare 5 nuovi miliardari, ma meno dell’1% dei loro vaccini ha raggiunto le persone nei Paesi a basso reddito». La percentuale di persone con COVID-19 che muore a causa del virus nei Paesi in via di sviluppo è circa il doppio di quella dei Paesi ricchi, nei Paesi a basso reddito è stata vaccinata appena il 4,81% della popolazione. Oxfam parla di “Disuguitalia”: nel primo anno di convivenza con il Covid-19 anche in Italia «è cresciuta la concentrazione della ricchezza». «Nei 21 mesi intercorsi tra marzo 2020 e novembre 2021 il numero dei miliardari italiani della Lista Forbes è aumentato di 13 unità e il valore aggregato dei patrimoni dei super-ricchi è cresciuto del 56%, toccando quota 185 miliardi di euro alla fine dello scorso novembre». I 40 miliardari italiani più ricchi posseggono oggi l’equivalente della ricchezza netta del 30% degli italiani più poveri (18 milioni di persone adulte). Nel biennio 2020-2021, le famiglie più povere non sono riuscite ad intercettare la significativa crescita del risparmio registrata durante la pandemia. Oltre 1 milione di individui e 400.000 famiglie sono sprofondati nella povertà, disastro sul quale ha inciso il cambiamento pandemico delle abitudini di consumo rispetto alla perdita di potere d’acquisto, pur significativa, delle famiglie. Soluzioni? Oxfam suggerisce, per l’assegno unico, di valutare in itinere la riduzione della componente patrimoniale dell’ISEE nella determinazione dell’importo dell’assegno e di estendere per almeno il biennio 2023-2024 la clausola di salvaguardia oltre i 25.000 euro di ISEE. Per il reddito di cittadinanza, auspica una revisione dei criteri di accesso e il calcolo dell’importo per non penalizzare le famiglie numerose e con minori e per ridurre l’aliquota minima effettiva per i beneficiari della misura che inizino un’attività lavorativa.