Dalle imprese l’altolà alla politica: quattro le emergenze da risolvere. Costo dell’energia, il debito pubblico, inflazione e Pnrr. In un articolo Il Sole 24 Ore avverte che esistono delle priorità che l’Italia non può permettersi di rimandare

Mentre la politica è immersa ormai nelle «grandi manovre» per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, arriva l’altolà delle grandi imprese, scritto nero su bianco sul quotidiano economico più autorevole d’Italia, Il Sole 24 Ore (quotidiano di Confindustria), firmato dal direttore Stefano Tamburini. Il monito è chiaro: l’avvicendamento al Colle è questione essenziale per il Paese, ma attenzione all’«effetto distrazione». Cioè a non perdere di vita questioni fondamentali per la ripresa dell’Italia. Sono ben quattro le emergenze che «devono essere considerate priorità»: il costo dell’energia, il debito pubblico, l’aumento dei prezzi e il Pnrr. «Due richiedono interventi immediati – scrive Tamburini -, necessari per contrastare gli effetti negativi dell’aumento dei prezzi dell’energia e dell’inflazione. Le altre due, nonostante il lavoro eccellente svolto dal governo Draghi, restano punti di debolezza strutturali del Paese e richiedono un governo in grado di mettere in cantiere iniziative fuori dall’ordinaria amministrazione: il debito pubblico e la realizzazione del Pnrr». Il tutto, sottolinea il quotidiano, in un «uno scenario di grande incertezza perché il Covid-19 è tutt’altro che sconfitto». Un appello che anche La Meta Serale ha più volte lanciato all’attenzione delle istituzioni e un pericolo che Il Sole 24 Ore di oggi riporta al centro del dibattito: a causa dei costi dell’energia intere filiere dell’industria manifatturiera italiana rischiano «non nei prossimi anni, ma nelle prossime settimane, di essere fuori mercato, facendo perdere all’Italia il secondo posto nella classifica dell’industria manifatturiera europea a vantaggio dell’impresa francese», che può contare su costi inferiori grazie all’energia prodotta dalle centrali nucleari. Attenzione, non è solo un problema che riguarda soltanto le aziende energivore, ma tutte. Per le imprese «la certezza è che rinviare le iniziative necessarie a dopo l’elezione del presidente della Repubblica è un errore grave». Non solo, in caso di rialzo dei tassi di interesse, diventerà molto impegnativa la gestione della montagna di debito pubblico. Il Sole24Ore non usa giri di parole: l’Italia non è in grado di reggere una «doppia paralisi» causata dall’elezione del Presidente della Repubblica e poi dalla successiva campagna elettorale («rissosa») di rinnovo del Parlamento. In più, «senza un presidente del Consiglio con una leadership adeguata, anche a livello internazionale, gli obiettivi ambiziosi del Pnrr risulteranno soltanto una chimera». A buon intenditor.