Meno ricavi del previsto, tornano in dubbio le assunzioni per i prossimi mesi

Il numero uno della compagnia, Alfredo Altavilla, non scioglie il nodo, ma è evidente che ci saranno delle ripercussioni negative sulla tabella di marcia firmata dal vertice di Ita con le federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl in materia di immissione in servizio di nuovo personale. Rispetto alle stime di settembre, complice l’insorgere della variante Omicron, i ricavi si sono fermati a 86 milioni di euro invece dei preventivati 173 milioni. È pure vero che le spese sono state inferiori, in quanto nello stesso periodo di tempo la compagnia è stata costretta a cancellare 849 voli, ma è evidente che il fattore incertezza rischia di pesare notevolmente. Nel corso della audizione parlamentare, la prima dopo la partenza di Ita, Altavilla si è lasciato andare ad una battuta («Ita non è la Croce rossa della vecchia Alitalia») che ha alimentato diverse polemiche, considerando peraltro il ruolo dello Stato in tutta questa partita.