In difficoltà, secondo Confcommercio, turismo, tempo libero e cultura

La Confcommercio conferma la ripresa, stimando un aumento del PIL del 6,2% nel 2021 e dei consumi del 5,1%, ma allo stesso tempo sottolinea come si tratti «in larga parte di rimbalzi statistici». Ci sono infatti settori, come quelli legati al turismo e al tempo libero, che ancora sono molto indietro rispetto al periodo prepandemico. Ne è un esempio il consuntivo dei consumi del settore alberghiero, per il quale rispetto al 2019 i consumi risultano ancora inferiori del 34,8%, o quello della ristorazione, che ad oggi registra ancora un -27,3%. Cali a doppia cifra anche per i servizi culturali ricreativi, per i trasporti e per l’abbigliamento e calzature, che riportano rispettivamente diminuzioni rispettivamente del 21,5%, del 16% e del 10,5%.