Si sarebbe estesa dalla provincia di Gauteng, in Sudafrica. Lo studio

Secondo uno studio realizzato da Tulio de Oliveira, professore di bioinformatica dell’Università di KwaZulu-Natal in Sud Africa e dell’Università di Washington e pubblicato su Nature, la variante Omicron avrebbe cominciato a diffondersi a ottobre 2021 dalla provincia sudafricana di Gauteng, estendendosi poi nel resto del Paese e nelle regioni meridionali del Botwana. La ricostruzione si basa su una serie di sequenze genetiche della nuova variante provenienti da campioni prelevati in aree dell’Africa meridionale e da altri Paesi del mondo dove è stata segnalata la presenza di Omicron. Continuano nel frattempo le ricerche per capire il grado di trasmissibilità e la gravità dell’infezione generata da Omicron e le prime evidenze, segnalate dall’Istituto Superiore di Sanità, mostrano come la nuova variante sembri avere una maggiore trasmissibilità rispetto alla variante Delta in paesi con una documentata trasmissione di comunità, con un tempo di raddoppio di due o tre giorni. Un fattore che potrebbe portare Omicron a diventare la variante predominante nell’arco di poche settimane. Per quanto riguarda invece la gravità dell’infezione, come spiegato dall’ISS i dati sono ancora preliminari e urge comunque prudenza, ma suggeriscono una riduzione del rischio di ricovero rispetto alla variante Delta. Sul fronte vaccini l’ISS non si sbottona, ricordando che «restano indispensabili per ridurre il rischio di malattia grave e morte».