Nel corso della giornata fonti del Nazareno avevano riferito della volontà del Pd di proporre l’obbligo vaccinale alla luce dell’attuale situazione epidemiologica e in vista della cabina di regia e del Consiglio dei ministri in programma poi nel pomeriggio. La proposta ha ricevuto un’apertura della Lega, arrivata peraltro attraverso una nota del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, proprio in vista dei successivi, fondamentali impegni. Ma l’obbligo, in generale, continua a non convincere il M5s. Le misure al vaglio dell’esecutivo guidato da Mario Draghi sono diverse: i dossier includono anche il super green pass sul posto di lavoro – un’ipotesi che, però, potrebbe essersi raffreddata con il passare delle ore –, le nuove, eventuali regole per la dad nelle scuole e il capitolo smart working nella pubblica amministrazione, con il ministro Brunetta che non ritiene la necessità di introdurre ulteriori misure in quanto è già possibile per aziende ed amministrazioni ricorrere al lavoro agile, mentre il M5s si è detto favorevole al lavoro a distanza. Ci sono sempre da considerare, infatti, le diverse anime ed esigenze all’interno della maggioranza di governo, per cui gli scogli non sono pochi. Dall’opposizione la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è tornata a criticare il governo per la gestione della pandemia, che nel frattempo, da alcuni giorni, si è di nuovo aggravata. «Il governo ha sbagliato tutto nel contrasto all’epidemia, come Fratelli d’Italia ha disperatamente tentato di far capire in ogni sede. Concentrare tutte le energie solo sui vaccini è la scelta più facile, ma non la più efficace. E ora ne vediamo i disastrosi risultati: impennata di contagi e di morti», ha scritto infatti su Facebook. «Il problema – ha aggiunto Meloni – è che, per non ammettere di aver sbagliato, questi incapaci, invece di cambiare rotta, continuano imperterriti per la loro strada: obbligo vaccinale per lavorare, iper mega green pass. Ma continuano a non fare nulla per potenziare i mezzi pubblici, per la ventilazione meccanica controllata, per sostenere le aziende a sanificare i posti di lavoro, per mettere in sicurezza gli anziani (secondo i dati dell’Iss l’età media dei decessi è di circa 80 anni), per controllare i confini, per sostenere le cure domiciliari, per potenziare la sanità pubblica, per garantire trasparenza sui vaccini. È questo il “modello Italia” tanto decantato dai menestrelli del governo dei migliori? Perché non è serio né responsabile far finta che vada tutto bene mentre la situazione precipita».