Molto corposi i capitoli che riguardano il lavoro dipendente e i pensionati

La manovra di bilancio approda alla Camera, anche se i deputati non potranno apportare modifiche di sorta al testo che è, come si dice in questi casi, blindato. Un percorso decisamente travagliato, quello di quest’anno, iniziato con notevole ritardo, visto che il disegno di legge è arrivato in Senato soltanto il 20 di novembre. Molti i capitoli destinati ad avere un impatto importante sul mondo del lavoro dipendente, ad iniziare dal fisco, con la revisione di aliquote e scaglioni Irpef e con il rafforzamento delle detrazioni. La riforma degli ammortizzatori sociali, in maniera un poco impropria, ha trovato spazio anch’essa nella legge di bilancio, dopo i lunghi mesi di trattative a distanza fra il ministro del lavoro, Andrea Orlando, e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria e le altre parti sociali. La novità di maggiore rilievo è il superamento della cassa integrazione in deroga che tanta parte ha avuto in questi mesi di pandemia. Tutte le imprese che occupano almeno un dipendente sono chiamate a contribuire alla sostenibilità del sistema. Al di sotto delle aspettative, invece, le misure adottate in materia di pensioni con il passaggio a Quota 102 e l’allargamento dell’Ape sociale. La legge di bilancio, al netto dei contenuti, ha pure segnato una frattura nel mondo sindacale con lo sciopero in solitaria di Cgil e Uil, criticato nei modi e nei tempi dai numero uno di Cisl e Ugl.