La stima si riferisce ai dieci peggiori eventi climatici di quest’anno

I dieci peggiori disastri metereologici avvenuti nel 2021 hanno causato danni complessivi per 170 miliardi di dollari. A riferirlo un rapporto realizzato da Christian Aid, un’organizzazione non governativa britannica, sottolineando che il dato è in aumento rispetto all’anno scorso: secondo le stime, nel 2020, il danno economico è stato di 150 miliardi. Le dieci peggiori calamità hanno causato anche centinaia di vittime – hanno perso la vita 1.075 persone – e migliaia di sfollati: in 1,3 milioni sono rimasti senza casa. Per quanto dettagliato, il rapporto non fornisce una stima accurata: Christian Aid sottolinea che la maggior parte delle stime «si basano esclusivamente sui danni assicurati, il che suggerisce costi reali ancora più elevati». Ad esempio, non abbiamo una stima dei danni causati dalle inondazioni in Sud Sudan che hanno colpito circa 800 mila persone. L’evento meterologico più disastroso, con un costo di 57 miliardi di dollari, è stato l’uragano Ida, che ha colpito tra fine agosto e inizio settembre diversi stati americani, tra cui il New Jersey e New York, uccidendo 95 persone e lasciando molte persone senza una casa. A seguire le alluvioni di metà luglio in Belgio, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi (38 miliardi), la tempesta di neve in Texas (20 miliardi) e l’alluvione nell’Henan, in Cina (15 miliardi). Queste ultime due calamità hanno causato anche un enorme numero di vittime, rispettivamente 215 e 302 persone sono morte, anche se i numeri sono probabilmente sottostimati.