A livello tendenziale l’Istat ha registrato un +16,9%

Continua a crescere l’indice nazionale del fatturato dell’industria, in espansione ininterrottamente ormai da maggio, quando registrò una flessione dello 0,9%. Per il mese di ottobre, infatti, le ultime rilevazioni dell’Istat mostrano un incremento del 2,8%, legato al +3,4% registrato sul mercato interno e al +1,4% del mercato estero. Dalla tabella relativa ai raggruppamenti principali di industrie, si più osservare come gli indici siano cresciuti per tutti i principali settori: per l’energia l’Istat segnala un aumento del 5,4%, per i beni strumentali un +3,9%, per i beni intermedi un +2,3% e per i beni di consumo un +1,8% (variazione nulla per i durevoli e aumento del 2,2% per i non durevoli). Bene anche il confronto trimestrale. Anche in questo caso l’indice generale è aumentato del 2,8%, riflettendo il +7,6% dell’energia, il +5,1% dei beni intermedi e il +2,2% dei beni di consumo (+2,2% per i durevoli e +2,1% per i non durevoli), in calo solo il fatturato relativo ai beni strumentali, dello 0,6%. Per quanto riguarda invece il confronto tendenziale, l’Istat segnala un aumento del 16,9%. Rispetto ad un anno fa l’aumento maggiore ha interessato il fatturato legato all’energia, salito del 49%, seguito da quello relativo ai beni intermedi, aumentato del 28%, mentre per i beni strumentali si registra un +4,2% e quelli di consumo un +10,9% (+11% per i beni di consumo durevoli e +10,9% per i non durevoli). In un anno il fatturato delle attività estrattive è aumentato del 30,2%, quello delle attività manifatturiere nel complesso del 16,5%.