«In questi mesi, l’Italia ha dimostrato, ancora una volta, di saper reagire alle crisi più dure con coraggio, determinazione, unità»

«Omicron ci obbliga a massima cautela». Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo alla Conferenza degli ambasciatori al ministero degli Esteri. La nuova variante del Sars-CoV-2 sta suscitando parecchia apprensione, in Italia e nel mondo – in Europa molti Paesi stanno inasprendo le misure restrittive –, rendendo delicatissima questa fase della pandemia. Che, comunque, avrebbe potuto essere più complicata, senza l’aiuto offerto dai vaccini e il senso di responsabilità dei cittadini. Il premier ha osservato che «gli ultimi anni sono stati molto difficili per il nostro Paese, come per il resto del mondo. Ma, in questi mesi, l’Italia ha dimostrato, ancora una volta, di saper reagire alle crisi più dure con coraggio, determinazione, unità». Fin dallo scoppio della pandemia, la stragrande maggioranza degli italiani ha rispettato le misure restrittive introdotte dal governo per arginare il virus (quarantena, coprifuoco, distanziamento sociale…). Misure che, dopo un parziale allentamento, potrebbero subire un inasprimento nelle prossime ore, in vista delle festività natalizie e della stagione invernale che rischiano di imprimere un’accelerazione alla nuova ondata di casi registrata in questi giorni. Decisioni in merito sono attese con la Cabina di Regia in programma giovedì: a livello locale, diversi amministratori ne hanno già introdotta qualcuna, tipo l’obbligo di mascherina all’aperto. «Nulla ancora è stato deciso: le decisioni verranno prese sulla base dei dati dell’ultimo sequenziamento per vedere la velocità di diffusione di Omicron. Il succo del discorso è procedere con la massima velocità alla terza somministrazione», ha detto ieri il premier. Tante le ipotesi in campo, alcune delle quali non convincono uno dei leader della maggioranza. «Aver chiesto un sacrificio a 50 milioni di italiani che hanno fatto 1-2 o 3 dosi di vaccino e poi pensare di obbligarli al tampone per vivere, vuol dire che c’è qualcosa che non funziona», ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini replicando a chi gli faceva una domanda sull’ipotesi di tamponi per i vaccinati in alcuni casi, a margine della riunione con i suoi ministri in corso a Roma. «Le misure che Draghi proporrà le valuteremo quando le proporrà», ha aggiunto, sottolineando che «ora la mia emergenza è il taglio tasse e aiutare la gente sul caro bollette».