La leader di FdI ribadisce di essere disponibile a votare Berlusconi, «se conferma di volersi candidare», e poi chiude il “caso” nato dall’incontro con Letizia Moratti

«Dopo presidenti che vengono dalla stessa area, potremmo avere un presidente che rappresenta la maggioranza di centrodestra». Così a “Un giorno da Pecora” la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che, pur non anticipando nomi, non esclude un voto per Silvio Berlusconi: «Lo voto, se conferma di volersi candidare». Lo farà? Meloni sostiene di non saperlo: «Ieri non gliel’ho chiesto al telefono». Infine, la leader di FdI ha disinnescato una polemica nata da un incontro che ha avuto con Letizia Moratti, tutt’altro che “segreto”, come invece lo ha etichettato parte della stampa – «Incontro segreto? Vicino Montecitorio?», chiede Meloni, ironizzando sulla questione –, e durante il quale non è stata affrontata l’elezione del prossimo presidente della Repubblica: secondo alcuni, durante il faccia-a-faccia si sarebbe discusso di un’eventuale candidatura al Colle della vice-presidente della Regione Lombardia. «Non è che ogni volta che incontro qualcuno lo voglio candidare al Quirinale», osserva Meloni, derubricando il caso. «Mi sembra che sia una montatura di panna», dice il leader della Lega, Matteo Salvini, replicando ai cronisti che gli chiedevano un commento sull’incontro Meloni-Moratti. Sul Quirinale «non faccio nomi», conclude. Chiede di smetterla con «chiacchiere inutili sul Quirinale», il leader di Italia viva, Matteo Renzi, con un post sui social. «Qui ci sono due priorità: accelerare la terza dose perché molti contagiati degli ultimi giorni sono persone in attesa della terza dose. E il Green pass sia sempre e soltanto per vaccinati o guariti: i No-Vax se ne facciano una ragione», aggiunge. Di Quirinale, però, ne ha parlato ieri a “La Nazione”, ammettendo che «la destra ha i numeri» per eleggere il proprio candidato alla quarta votazione. «Non mi pare che abbia però né una strategia né il candidato», ha aggiunto, concludendo con un augurio: «A gennaio spero che arrivino tutti con le idee più chiare». Di certo, nell’eventualità in cui si concretizzi la candidatura di Berlusconi, il centrodestra non potrà contare sui voti del Partito democratico e del Movimento 5 stelle: «Non credo di aver creato equivoci sul punto», ha detto a “Tagadà” il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte. «Ho detto che il candidato ideale del M5S è una personalità di grande rilievo morale». Quindi non è Berlusconi? «Mi sembra evidente», replica l’ex premier.