Morti tre operai. Il sindaco Lo Russo: «Un grande dolore essere lì»

Sono ancora in corso le indagini sul crollo della gru che sabato a Torino ha causato la morte di tre operai, precipitati da un’altezza di 40 metri. La procura di Torino ha disposto l’autopsia sui corpi delle vittime e indaga per omicidio colposo a carico di ignoti. Ancora da appurare le cause del crollo, ma tra le ipotesi più accreditate quella dell’incidente meccanico, quella dell’errore umano e quella di un possibile cedimento del suolo. Commentando l’accaduto su Facebook, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha scritto: «Sono subito andato in via Genova, sul luogo del drammatico incidente sul lavoro ed è stato un grande dolore essere lì. A nome della città ho espresso il cordoglio alle famiglie delle tre vittime e vicinanza ai feriti. L’amministrazione comunale è mobilitata con il pronto intervento, la protezione civile e la Polizia municipale per le operazioni necessarie. E un grande lavoro lo stanno svolgendo i Vigili del Fuoco, i soccorsi sanitari e le Forze dell’Ordine». Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha dedicato alle vittime e alle famiglie coinvolte «un pensiero commosso». Nel frattempo il tratto di via Genova dove è avvenuto il crollo è stato posto sotto sequestro in attesa dei rilievi. Sulla vicenda è intervenuto anche l’arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia, che ha sottolineato che «qui non è un terremoto, non è un virus a colpirci: ma il dover constatare che non siamo ancora capaci, come società civile, come politici, come legislatori, di mettere la sicurezza della vita al primo posto, in ogni campo di attività».