Così la Commissione Ue, smentendo le indiscrezioni circolate sulla stampa

La Commissione europea non ha proposto un divieto di vendita (o affitto) degli immobili con classificazione energetica G. Lo ha precisato il vice-presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, in conferenza stampa. «La nostra proposta non contiene alcun divieto di vendita o affitto per gli edifici che saranno qualificati nella classe G cioè per quel 15% degli edifici identificati con la peggiore efficienza energetica nel singolo Paese», ha precisato, smentendo le indiscrezioni riportate dalla stampa la scorsa settimana. Cosa prevede la proposta della Commissione Ue, allora? Stabilisce che il 15% del patrimonio edilizio con le prestazioni peggiori di ciascuno Stato membro dovrà essere ammodernato dalla classificazione energetica G alla classe F. La scadenza è fissata al 2027 per gli edifici non residenziali ed entro il 2030 per gli edifici residenziali (i primi dovranno poi passare alla classe E entro il 2030, i secondi entro il 2033). La misura intende contribuire alla decarbonizzazione del parco immobiliare Ue, attualmente responsabile di di oltre un terzo delle emissioni di CO2 e del 40% del consumo energetico dell’Ue, entro il 2050. «Bruxelles non vi dirà che non potete vendere la vostra casa se non è ristrutturata e nessun burocrate di Bruxelles confischerà la vostra casa se non è ristrutturata, il patrimonio culturale è protetto e le case estive possono essere esentate», ha concluso Timmermans.