«La dirò nella lettera di convocazione del Parlamento in seduta comune»

Oggi il presidente della Camera Roberto Fico ha annunciato che la data del voto per il presidente della Repubblica sarà resa nota a stretto giro: «La dirò nella lettera di convocazione del Parlamento in seduta comune, che sarà inviata il 4 gennaio», ha spiegato, in occasione degli auguri con la Stampa parlamentare. Tra i più propositivi nella corsa al Quirinale, c’è il leader della Lega, Matteo Salvini. Che ieri ha preso l’iniziativa, annunciando che avrebbe contattato tutti i segretari per creare un tavolo di confronto, da costituire subito dopo l’approvazione della legge di Bilancio. Dalle parole ai fatti: nell’arco di poche ore, ha contattato telefonicamente tutti i leader, a partire dagli alleati – Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni –, passando per Giuseppe Conte, Enrico Letta, Matteo Renzi e Giovanni Toti. Infine, un colloquio anche con Nicola Frantoianni, segretario di Sinistra italiana, e Philipp Achammer, presidente di Svp. Salvini ha assicurato che il centrodestra si presenterà compatto all’appuntamento, senza però specificare se lo farà appoggiando la candidatura di Silvio Berlusconi. «Lo sa anche Silvio Berlusconi: non bastano i voti del centrodestra eleggerlo al Colle. Ci dovrebbe essere una parte del Pd o del Movimento 5 stelle che vota Berlusconi presidente della Repubblica. Questo è un evento ovviamente possibile, ma tutto da vedere», ha osservato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, intervenendo ieri alla presentazione del libro di Vincenzo Spadafora “Senza riserve”.