Lo denuncia l’Ocse sottolineando che le donne si sono fatte carico della maggior parte del caregiving domestico

La pandemia ha stravolto la quotidianità senza risparmiare nessuno. Su alcuni, però, le ripercussioni sono state più significative. A denunciarlo è l’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, sottolineando che in ambito familiare la maggior parte del peso del lavoro domestico e dell’accudimento è stato scaricato sulle madri. Inevitabili le conseguenze anche sulla sfera lavorativa/professionale. Specie per chi ha figli molto piccoli. Un’indagine Ocse rivela infatti che, con le scuole di ogni ordine e grado chiuse e figli a casa per via dell’emergenza sanitaria, le madri dei bambini under 12 si sono occupate mediamente tre volte più dei padri della maggior parte (o completamente) del “caregiving” domestico. O almeno questo è quanto ha dichiarato il 61,5% delle madri – vs. il 22,4% rilevato tra i padri – che hanno partecipato alla rilevazione. Si tratta di una media tra tutti i Paesi coinvolti. In Italia, il peso del lavoro familiare è stato distribuito leggermente meglio, sebbene il gap rimanga ancora notevole: 54% vs. 24%. Nel sottolineare questo divario, l’OCSE nota anche che generalmente le donne con bambini minori di 12 anni sono state il gruppo che con maggiore frequenza ha perso il posto di lavoro rispetto alle donne che non hanno figli o con figli più grandi e agli uomini.