Qualità della vita nelle province italiane: male il Mezzogiorno. Su 90 indicatori della classifica de Il Sole24Ore le ultime posizioni sono popolate in 57 casi da province del Sud o delle Isole. “Qualità della vita delle donne” , l’indice introdotto e presentato oggi per la prima volta, che misura la geografia dei divari di genere

Per la 32° edizione dell’indagine sulla “Qualità della vita nelle province italiane”, pubblicata oggi dal Sole 24 Ore, è Trieste la città nella quale si vive meglio in Italia. Male, malissimo il Sud, stabile nelle ultime posizioni: Crotone è l’ultima, restando in questa posizione come lo scorso anno, prima ancora Foggia e Trapani. Su 90 indicatori le ultime posizioni sono popolate in 57 casi da province del Sud o delle Isole. Le prime province, non del Mezzogiorno, che si incontrano, partendo dal fondo e salendo verso l’alto, sono Latina (83ª) e Frosinone (82ª), seguite a poca distanza da Imperia (77ª).  La prima in classifica, Trieste, anno dopo anno, ha conquistato il podio – due anni fa si trovava al quinto posto – e nella classifica attuale ha vinto conquistando il primato nell’indice tematico “Cultura e tempo libero” (seconda in “Affari e lavoro”, quarta in “Ambiente e servizi”). Al 2° posto ritorna Milano (grazie a “Ricchezza e consumi” e “Affari e lavoro”), dopo una brutta scivolata nel 2020 a causa del Covid, e risultando prima, tra l’altro, per i prezzi delle case e la retribuzione media annua. Al 3° posto Trento. Tra le prime dieci province, sette sono del Nord-Est: Bolzano (5ª), Pordenone (7ª), Verona (8ª) e Udine (9ª) e Treviso (10ª), unica new entry, anche grazie al primato nella “Qualità della vita delle donne”, l’indice presentato per la prima volta quest’anno per mettere al centro le tematiche di genere nella ripresa post-pandemia. Il progressivo superamento della crisi pandemica rilancia altre città metropolitane: Roma sale dal 32° al 13° posto, Firenze dal 27° all’11°, Bari (71ª) guadagna una posizione, Napoli (90ª) ne guadagna due. L’indagine utilizza 90 indicatori statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero. 28 i parametri  aggiornati al 2021 e una decina di “indici sintetici” (che a loro volta aggregano più parametri): quest’anno la storica indagine si è focalizzata sulla ripresa post pandemia, grazie ad un’analisi fatta su 20 dei 90  indicatori, e i divari territoriali, di genere e generazionali che ancora persistono, analizzati attraverso gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani  e anziani, che premiano le province con il miglior contesto di  vita per fasce di età, e l’indice della Qualità della vita delle  donne, presentato oggi per la prima volta, che misura la geografia  dei divari di genere. 

Trieste conquista il podio grazie al primato nell’indice tematico “Cultura e tempo libero”