Per Bonomi, un miliardo aggiuntivo è troppo. Le richieste del sindacato

L’iter di approvazione della legge di bilancio prosegue molto a rilento. Il governo, che ha appena dato il via libera ad un nuovo decreto-legge che stanzia circa tre miliardi per l’acquisto di vaccini Covid-19 e per l’abbattimento delle bollette energetiche, è ancora alla ricerca della classica quadratura del cerchio fra le varie posizioni espresse dai partiti che compongono la maggioranza. Nonostante qualche pressione, anche sul versante del taglio dell’Irpef la partita appare per molti versi chiusa, dopo che il via libera dei leader di Lega, Partito democratico e Forza Italia. Nella giornata odierna, però, è stato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a riaprire un fronte che sembrava, almeno per un po’, acquietato. Secondo il numero uno degli industriali italiani, l’aggiunta di un miliardo di euro sul reddito di cittadinanza è eccessiva ed andrebbe, per questo, ripensata. Per effetto di queste risorse aggiuntive, lo stanziamento per il reddito di cittadinanza sale infatti a 8,3 miliardi di euro. Uno stanziamento fra i più alti in assoluto, più delle pensioni e dello stesso taglio delle tasse che si ferma a 8 miliardi. Cgil, Cisl, Uil e Ugl, pur ribadendo la necessità di avere uno strumento di contrasto alla povertà assoluta, chiedono da tempo di rivedere il sistema che finisce per favorire l’assistenzialismo e non l’inclusione lavorativa delle persone senza occupazione.