Vietato vendere e affittare le case con classe energetica G, l’idea “green” della Ue che mette in allarme i proprietari italiani. Nel nome dell’ecologia sarebbe colpito, al solito, il ceto medio: i possessori di case non di lusso

Il timore che la transizione ecologica passi attraverso riforme “lacrime e sangue” si fa ancora più concreto: la Commissione Ue starebbe, infatti, elaborando un pacchetto di norme sull’efficienza energetica di edifici e abitazioni, con fra l’altro la previsione di un divieto di vendita e affitto degli immobili non adeguati ai nuovi criteri e l’obbligo implicito di ristrutturazioni e ammodernamenti per poi poter procedere a metterli sul mercato. Con l’esclusione degli edifici storici. In Italia il problema riguarderebbe un terzo degli immobili, tanti sono quelli attualmente catalogati nella fascia energetica G, la più bassa. Un problema, quindi, non da poco, che sta mettendo in allarme i proprietari, specie quelli più piccoli, magari possessori di una seconda casa un po’ datata. Molti gli italiani in queste condizioni, data la propensione nostrana a risparmiare investendo nel “mattone” e a lasciare agli eredi quanto faticosamente conquistato. Non tanto e non solo i grandi immobiliaristi o i possessori di case di lusso, più propensi anche economicamente a investimenti e modernizzazioni e più abili ad ottenere le agevolazioni, ma la maggioranza dei risparmiatori di fascia medio bassa. Ed alcuni già parlano di esproprio e possibile violazione del diritto di proprietà. Un’idea che farà molto discutere, come tutto l’impianto green europeo: a fronte di un progetto ambientale anche condivisibile, non possono esserci nell’immediato ripercussioni sul sistema economico e sociale, specie in presenza della contemporanea crisi Covid. La direttiva è in fase di discussione ed è attesa per il prossimo 14 dicembre. Per l’entrata in vigore servirà l’approvazione degli Stati membri – compreso il nostro – e del Parlamento Ue. Se la linea della Commissione si dovesse concretizzare, si attendono contromisure valide da parte della politica italiana, in termini di sgravi fiscali semplici, immediati e accessibili a tutti.