Manovra: Cgil e Uil proclamano lo sciopero generale. Non la Cisl che reputa sbagliato ricorrere allo sciopero in un momento delicato per il Paese

Chissà se la conferenza stampa delle 17.30 sarà stata sufficiente a spiegare le ragioni dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil, ma non dalla Cisl, che molti rappresentanti del Governo, a partire dallo stesso premier Mario Draghi, e della maggioranza trovano «incomprensibile». Sta di fatto che Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero generale di otto ore per il 16 dicembre con manifestazione a Roma, perché considerano la manovra insoddisfacente, in particolare sul fronte del fisco, delle pensioni, della scuola, delle politiche industriali e del contrasto alle delocalizzazioni, del contrasto alla precarietà del lavoro, della non autosufficienza, tanto più alla luce delle risorse disponibili. Dunque, di risorse ce ne sono e in effetti la manovra è stata definita da tutti espansiva, senza dimenticare il richiamo di Bruxelles a fare attenzione al debito. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha risposto così dai microfoni di “Radio anch’io”: «Ho letto le motivazioni e non posso nascondere una certa sorpresa: la manovra può avere luci ed ombre ma rafforza le garanzie per i lavoratori e aumenta le risorse per il sociale». Di più, secondo il ministro «la riforma fiscale non penalizza i lavoratori e i pensionati, il risparmio è frutto della progressività», aggiungendo che «in termini di risorse in assoluto c’è un effetto diverso che in percentuale, ma il 90% della riduzione della pressione fiscale andrà a lavoratori e pensionati». Ai microfoni di Radio24 rincara la dose, il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini: «Questa è una manovra fortemente espansiva che investe sul futuro e c’è una prospettiva di investimenti per i prossimi 10 anni. È la prima volta da molto tempo che la manovra affronta alcuni nodi, da un lato la riduzione delle tasse e dall’altro ammortizzatori sociali». Sia per Orlando sia per Giovannini di margini per trattare ce ne sarebbero ancora. Allora si sarebbe potuto evitare lo sciopero? Il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, afferma: «Capisco che il governo si senta in una situazione di disagio perché pensa di aver fatto molto e io credo abbia fatto molto». La Cisl si riunirà per compiere una valutazione sulla decisione delle altre sigle sindacali, ma già attraverso il suo segretario generale, Luigi Sbarra, giustamente afferma che è «sbagliato ricorrere allo sciopero generale e radicalizzare il conflitto in un momento tanto delicato per il Paese, ancora impegnato ad affrontare una pandemia che non molla la presa e teso a consolidare i segnali positivi di una ripresa economica e produttiva che necessita di uno sforzo comune per essere resa strutturale». Dai rappresentanti del centro destra e del centro sinistra sono arrivati appelli affinché le due sigle sindacali optino per un ripensamento.

Salvini: «Inspiegabile e irresponsabile scelta Cgil. Ringrazio Cisl per senso di responsabilità»

Orlando: «Ho letto le motivazioni e non posso nascondere una certa sorpresa»