Ribadita l’importanza di relazioni industriali efficaci. La questione dei fondi Ue

Tutto meno che una audizione parlamentare di routine. Nella giornata di oggi, i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono stati infatti ascoltati su un atto che assume una particolare valenza, visto il contesto che stiamo vivendo, caratterizzato da una pesantissima crisi occupazionale e economica, scaturita dalla diffusione del Covid-19. In Parlamento, oltre alla legge di bilancio e agli disegni di legge collegati, è in corso una indagine conoscitiva in vista della Conferenza sul futuro dell’Europa. Le quattro sigle, presenti all’interno del Comitato economico e sociale europeo, hanno evidenziato la straordinarietà del momento che stiamo vivendo, ma anche il fatto che l’Europa ha negli anni assunto una sempre maggiore centralità rispetto alle tematiche che investono il mondo del lavoro. Larga parte dell’attenzione è stata rivolta al programma di rilancio che, nel caso italiano, ha il nome di Piano nazionale di ripresa e resilienza. È ad esso che si guarda con speranza per ridurre il gap che ancora investe parte della popolazione, in particolare giovani e donne. Negli interventi, hanno trovato spazio anche altre tematiche, in particolare la questione delle relazioni industriali. L’Unione europea insiste da tempo sul dialogo sociale e sulla partecipazione dei lavoratori nelle imprese, temi non sempre praticati con attenzione nel nostro Paese. Attenzione infine alla questione del salario legale.