Orlando annuncia nuove assunzioni di ispettori, che restano però insufficienti

L’insicurezza dei luoghi di lavoro continua ad essere al centro dell’attenzione, visto il sempre alto numero di infortuni, in particolare quelli mortali, in costante e drammatica crescita. I sindacati confederali, prima la Ugl e poi Cgil, Cisl e Uil, sono impegnati da tempo sul territorio e con le istituzioni. Relativamente a questo secondo aspetto, si segnalano nella giornata odierna un paio di passaggi sicuramente interessanti. In primo luogo, l’intervento del ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, che ha ricordato come siano già stati assunti 600 ispettori del lavoro, mentre altre 2mila assunzioni sono in programma. Numeri significativi, ma, ricordano i sindacati, ancora molto insufficienti ad assicurare un controllo maggiormente capillare. Le nuove assunzioni, infatti, vanno spesso ad integrare il personale andato in pensione, senza un effettivo e consistente aumento degli organici. Del resto, non è un caso che negli anni gli enti preposti ai controlli siano stati costretti a rivedere le loro strategie, passando da una fase di controlli estesi ad una più mirata, anche a causa della carenza di personale. Intanto, con un emendamento al decreto-legge Fiscale, il Parlamento ha rafforzato il ruolo del preposto, oggi troppo spesso marginalizzato all’interno dell’impianto della salute e della sicurezza, nonostante la vicinanza diretta con i dipendenti, suoi colleghi.