«Interveniamo in legge di bilancio, con particolare attenzione per le fasce più deboli»

Il caro bollette è motivo di forte preoccupazione per tante famiglie italiane e il governo è pronto ad intervenire per arginarlo. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo alla presentazione del Manifesto di Confindustria Energia e sindacati. «Per limitare i rincari nel breve periodo e aiutare in particolare le famiglie più povere, abbiamo stanziato 1,2 miliardi di euro a giugno e oltre 3 miliardi a settembre. Interveniamo in legge di bilancio e siamo pronti a continuare a farlo, con particolare attenzione per le fasce più deboli», ha annunciato il premier che in queste ore sta incontrando le delegazioni dei partiti che compongono la maggioranza – ieri sera è stato il turno del Movimento 5 stelle, oggi tocca a Lega, Forza Italia e Partito democratico –, per un confronto sulla manovra, adesso all’esame della commissione Finanze del Senato dove sono stati depositati circa 6.300 emendamenti. Il testo dovrà essere approvato dal Parlamento entro il 31 dicembre. Alla dead line manca un mese esatto, dunque. Con l’intervento contro il caro bollette, il premier viene incontro alle richieste della Lega, sebbene solo in parte. «La delegazione leghista ha espresso al presidente del Consiglio Mario Draghi forte preoccupazione per il caro-bollette, che rischia di ridimensionare i vantaggi del taglio delle tasse», si legge in una nota diffusa al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. La delegazione leghista ha indicato al governo anche dove reperire i fondi necessari per finanziare l’intervento: «Recuperando risorse dalla riforma del Reddito di Cittadinanza», senza però abolirlo completamente. «L’obiettivo della Lega – conclude infatti la nota – è aiutare in modo concreto famiglie e imprese, mantenendo il sussidio solo per alcune categorie ben precisate». Il leader leghista, Matteo Salvini, chiede «otto miliardi di taglio di tasse per tutti». «Occorre uno sforzo maggiore del governo per tagliare le bollette. Bisogna trovare altri tre miliardi, questa è l’emergenza e per questo chiediamo a Draghi il massimo sostegno», ha detto lasciando l’assemblea di Confartigianato. Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha assicurato che il taglio dell’Irpef è soltanto «un promo step» rispetto «alla riforma del sistema fiscale».