Ema: «Se servirà, adattamento vaccini in 3-4 mesi»

Se per affrontare la variante Omicron «dovessimo adattare i vaccini», siamo nella posizione di approvarli «in tre-quattro mesi». Prima, però, sarà opportuno stabilire «se serve l’adattamento» e nel frattempo sarà importante sottoporsi ai richiami. Questa la posizione espressa dalla direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke, parlando al Parlamento europeo in merito ai timori legati alla variante Omicron. La pandemia continua a diffondersi rapidamente, soprattutto in alcuni paesi e soprattutto tra i non vaccinati, ma al momento non c’è ancora ragione di allarmarsi.

«Dai dati che vediamo, i vaccini autorizzati sono efficaci e continuano a salvare le persone da forme gravi e dalla morte. Anche se la nuova variante si diffonderà di più, i vaccini che abbiamo continueranno a garantire protezione», ha ribadito la direttrice dell’Ema. Diversi paesi UE stanno correndo ai ripari alla luce della propria situazione epidemiologica. È il caso dell’Austria, dove il primo febbraio scatterà l’obbligo vaccinale. Da quel momento i no vax irremovibili potrebbero rischiare una multa da 3.600 euro che potrebbe addirittura essere raddoppiata in caso di inottemperanza, stando a quanto previsto da una bozza del governo che oggi sta esaminando il disegno di legge per l’introduzione proprio dell’obbligo vaccinale. In Russia, nel corso dell’ultima giornata, sono stati registrati 32.648 nuovi casi di coronavirus e 1.229 decessi provocati dalla malattia, come riferiscono le agenzie Interfax e Tass. In particolare, secondo Interfax, il numero di nuovi casi in un giorno è il più basso registrato nel paese dal 15 ottobre.