Eseguiti 38 provvedimenti cautelari

La Squadra Mobile di Potenza ha eseguito 38 provvedimenti cautelari nei confronti di soggetti ritenuti affiliati al clan Martorano-Stefanutti. Le accuse a carico degli indagati sono di associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e altri reati, aggravati dal metodo mafioso. Il blitz ha avuto esecuzione in venti capoluoghi italiani e ha visto 28 persone raggiunte da misure di custodia cautelare in carcere, mentre altre nove sono finte agli arresti domiciliari e una è stata raggiunta da un divieto di dimora nella provincia di Potenza. «Sul territorio – spiega la Polizia di Stato in una nota in cui fornisce i dettagli dell’inchiesta – gli affiliati avevano imposto il loro metodo mafioso, attraverso gli atti intimidatori che miravano a consolidare il monopolio su specifici settori quali la gestione delle macchinette video-poker e i servizi di vigilanza e sicurezza all’interno delle discoteche». Nel resoconto si legge poi che «il sodalizio criminale era riuscito ad inserirsi negli appalti pubblici anche istituzionali e a condizionare il tessuto sociale ed economico della città. Filo conduttore dell’attività criminale del clan erano le azioni intimidatorie ripetute e la violenza che contraddistingue i sistemi tipicamente mafiosi».