Lo denuncia il ministero dell’Interno, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne

Dall’inizio del 2021, in Italia, sono stati registrati 263 omicidi. Tra le vittime, 109 erano donne. La stragrande maggioranza delle quali – 93 – è stata uccisa in ambito familiare o affettivo. A denunciarlo è un rapporto del ministero dell’Interno, diffuso in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, una piaga che non siamo ancora riusciti a debellare. «Numeri che in percentuale mostrano un aumento consistente delle vittime di genere femminile (+8%) rispetto allo stesso periodo del 2020», commenta il Viminale. Il rapporto scende nel dettaglio e spiega che 63 donne sono state assassinate dal partner o dall’ex partner. Ed è tra le mura domestiche, dove una persona dovrebbe sentirsi maggiormente al sicuro, che avvengono spesso gli episodi di violenza. Alcune donne trovano il coraggio di denunciare gli abusi: in 12.833 hanno chiesto aiuto, contattando il numero di emergenza 1522, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Le violenze denunciate sono principalmente di tipo fisico e psicologico e nella maggior parte dei casi durano anni (67,7%) o mesi (21,9%). Solo per una piccola quota si è trattato di un primo o unico caso (4,4%). In molti casi, gli episodi non vengono denunciati. I motivi sono diversi: nel 23% dei casi, le donne temono le conseguenze che si possono sviluppare nel contesto familiare, nel 14,5% è la paura a frenarle, o il timore della reazione di chi ha usato violenza, l’incertezza del dopo, la poca fiducia nelle Forze dell’ordine (5,5%).