UE: nulla da dire all’Italia sul Pnnr. Ma «attenzione alla crescita della spesa corrente». La prima pagella di Mario Draghi da presidente del Consiglio italiano: la Finanziaria 2022 «approvato per diversi aspetti», «con una osservazione critica»

La Commissione europea, attraverso i Commissari Paolo Gentiloni, Valdis Dombrovskis e Nicolas Schmit, ha diffuso oggi la prima pagella indirizzata a Mario Draghi in qualità di presidente del Consiglio italiano per il lavoro fatto con la legge di Bilancio e con il Pnrr ad essa collegato. Si stratta in sostanza della valutazione dei Documenti programmatici di bilancio (Dpb) degli Stati membri, pubblicati nel Pacchetto autunnale del semestre europeo 2022. Com’è andata? Andiamo per gradi. Come spiegato dallo stesso Gentiloni, Bruxelles «ha approvato per diversi aspetti la proposta di bilancio italiana». Nel senso che, la Commissione europea ritiene che la Finanziaria 2022 rispetti gli obiettivi legati al Piano per il rilancio economico (Pnrr). Allo stesso tempo, Bruxelles si è però mostrata preoccupata dall’aumento della spesa pubblica corrente finanziata a livello nazionale, anche se il debito in percentuale del Pil dovrebbe mostrare un calo – per via della crescita economica – dal 155,6% del 2020 al 151,0% nel 2023. Essendo il Patto di stabilità sospeso, la Commissione non ha potuto fornire alcuna «indicazione quantitativa» sulla Manovra. Ma sicuramente ne ha fatta una qualitativa. Come spiegato all’Ansa da un funzionario Ue, il problema del “caso italiano” non sta nella politica di bilancio espansiva, che vale il 3% del Pil e in parte dovuta al Recovery Ue o Pnrr e a investimenti pubblici nazionali. Il problema sta nel fatto che «la metà di questa percentuale è composta da un aumento della spesa corrente oltre il valore di riferimento». Da un punto di vista qualitativo, la Ue guarda quindi alle riforme del welfare o alle misure per rendere permanente la cassa integrazione introdotta durante la pandemia, ma ci sono anche altre spese, come ad esempio per la previdenza e per la riforma fiscale, il cui contenuto avrà altrettanto peso. Proprio per questo proseguirà il dialogo tra Bruxelles e le autorità italiane, e non solo, per ottenere maggiori informazioni sulla composizione della Manovra riguardo alla spesa corrente. Quindi manovra approvata, ma «con una osservazione critica sull’aumento della spesa corrente, che va tenuto sotto controllo. Io sono convinto che questa sia anche l’opinione del governo e mi auguro che questa opinione si traduca, nei prossimi mesi e anni, in atti in questa direzione», ha spiegato il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni a margine della presentazione del pacchetto autunnale per il semestre europeo 2022.