Ridotto l’intervallo di tempo tra la seconda dose e il richiamo. Speranza: «Vacciniamoci tutti per essere più forti»

Dal 24 novembre l’intervallo minimo previsto per la somministrazione del richiamo della vaccinazione contro il coronavirus passerà da 6 a 5 mesi dal completamento del primo ciclo di vaccinazione. Lo ha annunciato una circolare firmata dal direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. La dose di richiamo sarà somministrata a chi ha ricevuto entrambe le dosi dei vaccini Pfizer-BioNTech, AstraZeneca o Moderna e a chi ha ricevuto il vaccino Johnson&Johnson (a quest’ultimi sarà somministrata una seconda dose del un vaccino Pfizer-BioNTech o Moderna). «La dose di richiamo è cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto. Dopo l’ultimo parere di AIFA sarà possibile farla a 5 mesi dal completamento del primo ciclo. Vacciniamoci tutti per essere più forti», ha commentato su Twitter il ministro della Salute, Roberto Speranza.