PROROGA IN CORSO

L’Ape sociale è prorogata al 31 dicembre 2022; un anno in più quindi per la misura introdotta insieme all’Ape aziendale e all’Ape volontaria. È soppresso il riferimento ai tre mesi di attesa dal conseguimento dei requisiti, la cosiddetta finestra temporale. L’estensione della durata di applicazione dell’Ape sociale è accompagnata dall’introduzione di nuove categorie di lavoratori e lavoratrici che possono beneficiare dello strumento. L’autorizzazione di spesa è incrementata nel complesso di 141,4 milioni per l’anno 2022, 275 milioni per l’anno 2023, 247,6 milioni per l’anno 2024, 185,2 milioni per l’anno 2025, 104,5 milioni per l’anno 2026 e di 16,9 milioni per l’anno per l’anno 2027.

I LIMITI PASSATI

Più che su quota 102, il governo, per venire incontro alle particolari esigenze di alcune categorie di lavoratori e di lavoratrici, punta sull’estensione dell’Ape sociale, uno strumento che ha ormai qualche anno, essendo stato introdotto nel corso della passata legislatura per superare gli elementi più stringenti della legge Fornero. L’Ape sociale, però, ha anche mostrato qualche limite nel corso degli anni. Il suo utilizzo, infatti, è stato sempre inferiore alle attese, soprattutto a causa dei requisiti particolarmente stringenti e di interpretazioni restrittive da parte dell’Inps. Per molti lavoratori è stato difficile recuperare la documentazione richiesta attestante lo stato della persona