Audizioni parlamentari al via, ma i tempi per l’approvazione sono molto stretti

Con l’audizione delle prime organizzazioni datoriali, entra nel vivo l’iter della manovra finanziaria, approdata con ritardo al Senato nei giorni scorsi. Una parte conoscitiva che proseguirà lunedì, quando ad essere ascoltati saranno, fra gli altri, i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Il primo elemento già emerso nella giornata odierna è quello dei tempi molto contingentati che finiranno per pesare sulla qualità stessa del provvedimento. A fronte di regolamenti parlamentari che prevedono in prima battuta quaranta giorni di tempo per l’esame iniziale da parte della prima camera e trenta giorni per l’altra, a conti fatti, quest’anno, tutto si giocherà o quasi si giocherà al Senato, con la Camera dei deputati costretta ad accettare, verosimilmente a scatola chiusa, quanto prodotto dall’altro ramo del Parlamento. Non è la prima volta che ciò accade, ma i contenuti della legge di bilancio appena presentata necessiterebbero di un maggiore approfondimento, come evidenziato dalle associazioni datoriali e come ribadiranno i sindacati confederali lunedì. Fra i temi caldi, la revisione delle regole sul reddito di cittadinanza, il superamento ponte di Quota 100 con l’introduzione di Quota 102, la riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive, il rinnovo dei contratti collettivi e le assunzioni sempre nel pubblico impiego, oltre allo stanziamento per la riforma fiscale.