Lo rileva un sondaggio della Banca d’Italia

L’attuale situazione epidemiologica suscita qualche apprensione – i principali indicatori che ne fotografano lo stato sono in costante peggioramento, sia nei monitoraggi indipendenti che in quelli ufficiali – e le cose non dovrebbero migliorare nei prossimi tre mesi, almeno secondo una quota consistente degli italiani intervistati in occasione dell’indagine sulle famiglie realizzata dalla Banca d’Italia. Secondo il 50,8% del campione, i contagi «aumenteranno ma non raggiungeranno i livelli dell’autunno 2020». Per una quota meno consistente, ma comunque rilevante, aumenteranno raggiungendo i livelli dell’autunno dello scorso anno (20,8%) mentre secondo una percentuale analoga non ci sarà alcun incremento. Gli italiani temono un ulteriore peggioramento sul fronte dei contagi. Che, secondo un nuovo studio della Fondazione Bruno Kessler pubblicato sul sito preprint MedRXiv, sarebbero potuti essere molti di più: i vaccini hanno attenuato l’impatto della variante Delta, più contagiosa rispetto le precedenti varianti. «Tuttavia, la diffusione globale della variante Delta altamente trasmissibile ha probabilmente soppresso le possibilità residue di eliminazione di Sars-CoV-2 attraverso la sola immunità di gregge», osserva lo studio. Oltre a un minor numero di contagi, i vaccini avrebbero anche scongiurato molti decessi: dall’inizio della campagna vaccinale alla fine di giugno, i vaccini avrebbero evitato 12mila morti.