Covid: l’incertezza regna sovrana sulle festività. Figliuolo: «Siamo quasi all’87% di over 12 con almeno una somministrazione, oltre 45,5 milioni di immunizzati, però questo nemico infido bussa sempre alla porta»

È legittimo chiedersi: «Che si fa a Natale e Capodanno?». Difficile fare previsioni, tra chi ritiene che non saranno necessarie ulteriori restrizioni e chi preferisce attendere i dati e chi, ancora, vorrebbe restrizioni ma solo per i non vaccinati. Come chiesto ad esempio dalle Regioni, pensando al “modello Austria”, ma il governo ha frenato. Ma è del tutto verosimile la preoccupazione legata all’aumento dei casi Covid in Italia e il timore che, proprio a ridosso delle festività di Natale o, comunque, subito dopo, la situazione si possa aggravare. Una eventualità che allarma non solo i Governatori, ma tutte le categorie coinvolte, nonché i lavoratori, che vedrebbero come una sciagura un eventuale lockdown (decisione presa in altri Stati europei). Il Governo per adesso cerca di gettare acqua sul fuoco. Intanto perché creano qualche difficoltà, politicamente parlando, la proroga dello stato di emergenza, in scadenza il 31 dicembre e le eventuali modifiche alle norme sul Green pass. Del tipo: eliminazione della validità dei tamponi rapidi ai fini del rilascio della certificazione verde, o la riduzione dei tempi della validità stessa dei tamponi. Misure che al momento sarebbero state escluse dall’esecutivo. Insomma, tra le forze politiche e tra chi governa si cercano interventi per evitare il peggio. E al momento non si riesce a capire granché, tranne che uno strisciante allarme. Ma per Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, potrà essere «un Natale più tranquillo, in cui potremo vedere non solo i nostri cari più stretti, ma anche i nostri amici», perché «rispetto all’anno scorso abbiamo un’arma in più che è appunto il vaccino», ha detto nel corso della trasmissione ‘The Breakfast Club’ di Radio Capital. Il coordinatore della campagna vaccinale della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato: «Come sarà il Natale? Più ci vacciniamo e più siamo tranquilli, non c’è possibilità di compromesso e mediazione». «Non siamo ancora al finale e non è tempo di consuntivi, la campagna vaccinale prosegue con le terze dosi, ieri abbiamo somministrato oltre 140 mila dosi, stiamo andando ad oltre 110-120 mila di media», ha detto il commissario straordinario all’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo. «Siamo contenti, ma abbiamo terminato il lavoro? Non l’abbiamo terminato, siamo quasi all’87% di over 12 con almeno una somministrazione, oltre 45,5 milioni di immunizzati, però questo nemico infido bussa sempre alla porta e ci dobbiamo scudare sempre di più».