Riprende il dialogo tra le due superpotenze?

C’è un seguito all’accordo preliminare sul clima che Stati Uniti e Cina hanno annunciato nelle scorse ore. Lunedì 15 novembre ci sarà un faccia a faccia, tuttavia virtuale, tra il presidente americano Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping. Con l’occasione, hanno riferito alcuni media, Xi Jinping inviterà Biden ai Giochi olimpici invernali previsti proprio in Cina a febbraio. Ma convenevoli a parte – in ogni caso non una situazione comoda per l’inquilino della Casa Bianca –, l’aspetto più interessante è che Washington e Pechino hanno ripreso a parlarsi dopo mesi di distanza che appariva siderale. Soltanto pochi giorni fa, Xi era tornato a ribadire il rischio di una nuova guerra fredda, scenario che però, almeno a parole, tutti scongiurano. Ma è chiaro come alcuni temi – certamente il clima, il commercio, le mire egemoniche su Taiwan e l’ingerenza su Hong Kong, il rispetto dei diritti umani, da un po’ anche il rafforzamento militare cinese – siano questioni che non riescono a mettere d’accordo le due superpotenze. La stessa intesa preliminare sul clima, che poco aggiunge ad accordi analoghi del recente passato, assume più un valore simbolico che non un reale impegno congiunto. In questo scenario, va anche considerato il percorso che intraprenderà Pechino nei prossimi anni. Xi Jinping ha da poco ottenuto dal Pcc una nuova investitura di fatto, che lo porterà a governare il paese per almeno altri cinque anni. E le ambizioni della Cina di Xi sono note da tempo, un aspetto che a Washington sicuramente non sottovalutano.