Non convince però l’adozione di quota 102, una soluzione molto stringente

Gli italiani sono contro il ritorno alla Fornero per quanto riguarda le pensioni. Il risultato, del resto scontato, è emerso da un sondaggio Euromedia Research appena pubblicato, secondo il quale il 60% dei nostri concittadini non vorrebbe ritornare semplicemente alle disposizioni antecedenti quota 100. Un risultato che, però, rischia di non essere considerato fino in fondo, alla luce di quelli che saranno i provvedimenti adottati con la legge di bilancio. Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno già espresso le loro forti riserve sulle soluzioni prospettate, quota 102 in primis. Come noto, la risposta principale data dal premier Mario Draghi punta ad un innalzamento dell’età anagrafica a 64 anni, da 62 anni, fermo restando i 38 anni di contributi, di cui 35 effettivi, secondo le disposizioni dell’Inps già adottate nel corso del 2019. Accanto a quota 102, l’esecutivo ha anche previsto una proroga di opzione donna e, soprattutto, una estensione dell’ape sociale anche ad alcune categorie finora escluse. Su quest’ultimo aspetto, la discussione sarà verosimilmente intensa. Il punto di partenza è un lavoro presentato dalla commissione presieduta dall’ex ministro Cesare Damiano. La questione di fondo, in questo caso, è che la lista è stata di molto assottigliata rispetto alle ipotesi iniziali; peraltro, alcune delle voci sono state riviste anche per ridurre il costo complessivo della manovra.