Nuove regole per i cortei “No Green Pass”. Sibilia: «Non possiamo correre il rischio di dover fronteggiare nuove emergenze, come altri Paesi Ue stanno sperimentando»

Dai Sindaci ai commercianti, passando per le forze dell’ordine, si è ampliato con il passare dei mesi il coro di coloro che lamentano gli effetti e i disagi conseguenti ai cortei “No Green Pass”: è questo che ha portato il ministero dell’Interno a varare una stretta sui cortei. «Le manifestazioni cosiddette “no pass” stanno paralizzando ogni sabato, da settimane, il centro storico di tante città, creando disagi a cittadini e commercianti, oltre a generare assembramenti tra non vaccinati. Sono concessi solo sit-in fuori dai centri storici; tutti i cortei, e questo vale per tutte le manifestazioni non solo per quelle no vax, sono vietati; vista la risalita dei contagi, saranno intensificati i controlli sul Green pass; vanno mantenute le misure di prevenzione, le persone incentivate a vaccinarsi; nel caso non si rispettassero le regole e si facesse il corteo, si interromperà la manifestazione perché si contravverrebbe alla legge», ha dichiarato il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia.

Da Tempio Pausania, in Sardegna, a Trieste stanno aumentando i casi di contagio: nel capoluogo del friulano, dopo i cortei e le manifestazioni, il focolaio ha superato i 200 casi «tra primari, secondari e terziari», ha riferito il vicegovernatore del Friuli-Venezia Giulia Riccardo Riccardi. Da segnalare anche la manifestazione di ieri davanti alla Prefettura di Padova di oltre 40 poliziotti del Reparto Mobile che sono scesi in strada davanti alla caserma, dove ha sede il reparto Celere, per protestare contro la gestione delle manifestazioni, perché gli agenti sono allo stremo delle forze, anche a fronte di manifestanti sempre più aggressivi. Il Sindaco di Trieste, Di Piazza, ha addirittura invocato un «regime speciale», «come ai tempi delle Brigate Rosse. Allora c’era l’emergenza terrorismo, oggi c’è la pandemia ma il periodo è sempre drammatico». Tante categorie, che fanno ancora fatica a rimettersi in piedi dopo i lunghi periodi di chiusura, hanno espresso le loro lamentele. «I cortei non autorizzati sono inaccettabili perché mettono a rischio non solo l’attrattività delle città stesse ma anche delle imprese del commercio e del turismo che più hanno sofferto dell’impatto della pandemia», è la denuncia di oggi del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. Da tutta Italia sono arrivati consensi alla stretta del ministero degli Interni: dai Sindaci di Cosenza e Reggio Calabria a quello di Treviso, dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a quello della Lombardia, Attilio Fontana.