Pesa l’inflazione sul prossimo anno . Alzate quelle per il 2021 e tagliate quelle per il 2022

In occasione del Forum internazionale di Conftrasporto, la Confcommercio ha diffuso le nuove stime sul PIL per il biennio 2021-2022. Per l’anno in corso è prevista una crescita del Prodotto Interno Lordo del 6,2% contro il +5,9% stimato in precedenza: «Le nostre previsioni per il PIL sul 2021 – ha spiegato Mariano Bella, direttore dell’ufficio studi – sono migliori della NaDEF, che è uscita prima dei dati del terzo trimestre». Per quanto riguarda il prossimo anno, invece, la Confcommercio spiega di essere un po’ meno positiva, perché è meno ottimista sui consumi. Per il 2022 le previsioni indicano infatti una crescita del 4% contro il +4,3% avanzato a fine settembre. Per i consumi è previsto un aumento del 5% nel 2021 e del 3,5% il prossimo anno. A pesare sulle stime è soprattutto l’inflazione, «dal momento che le nostre previsioni di inflazione – sottolinea  Bella – sono più elevate di quelle del Governo. Ciò che conta è non tornare al passato. Bisogna investire bene utilizzando le risorse del PNRR ma la cosa fondamentale è fare le riforme». Le stime diffuse oggi dalla Confcommercio risultano più ottimiste non solo di quelle del governo (che nella Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza indica un +6%), ma anche di quelle diffuse a metà ottobre dalle agenzie di rating e dal Fondo Monetario Internazionale. Secondo Fitch, infatti, l’economia italiana crescerà del 5,7%, realizzando comunque il rimbalzo più massiccio dell’Eurozona. Lievemente più ottimista il FMI, con una crescita prevista del 5,8% nel 2021 e del 4,2% nel 2022.