Lo riferisce l’OCSE, denunciando anche un aumento dei casi di depressione

La Covid-19 ha avuto un impatto «significativo e negativo sulla salute mentale» e sull’aspettativa di vita. A denunciarlo è l’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, nel rapporto “Health at a Glance 2021”, diffuso oggi. L’aspettativa di vita è scesa in 24 Paesi sui 30 considerati. Italia inclusa: nel nostro Paese l’aspettativa di vita della popolazione è diminuita di 1,2 anni, passando dai 83,6 anni del 2019 ai 82,4 anni del 2020. Un calo più consistente rispetto alla media dell’area OCSE (sei mesi). La pandemia ha avuto anche «un impatto significativo e negativo sulla salute mentale», sottolinea il rapporto. «La prevalenza di disturbi d’ansia e depressivi è più che raddoppiata in gran parte dei Paesi che hanno raccolto i dati su questa tematica, in primo luogo Messico, Regno Unito e Stati Uniti», rivela l’OCSE. L’Italia non è risultata immune: spulciando il rapporto, emerge che la prevalenza dei sintomi di depressione tra la popolazione italiana è cresciuta di tre volte rispetto al 2019, toccando il 17,3% all’inizio del 2020.  La pandemia dimostra «la necessità di rendere i sistemi sanitari più resilienti», osserva il rapporto. Per questo motivo, secondo l’OCSE, «è importante consacrare mezzi supplementari, nei prossimi anni, per il miglioramento delle cure primarie e della prevenzione, come anche il rafforzamento della resilienza e della preparazione dei sistemi sanitari».