La Dis-coll si allinea alla Naspi nei casi di disoccupazione involontaria. La parte relativa alle politiche attive appare ancora in via di definizione. Si tratta infatti di ritocchi, compreso quello sul ruolo degli enti paritetici, più che di interventi strutturali da mettere in campo con le regioni

La riforma degli ammortizzatori sociali, alla fine, ha trovato spazio all’interno della legge di bilancio. Una soluzione resasi necessaria alla luce del lungo iter che ha interessato la stessa revisione del sistema, con il ministro del lavoro, Andrea Orlando, costretto, in corso d’opera, a rivedere la tabella di marcia. Nel complesso, sembra confermato lo schema di massima più volte emerso durante il confronto con le parti sociali. L’allargamento della platea dei beneficiari permetterà il superamento della cassa in deroga, strumento molto utilizzato a partire dal marzo del 2020. La legge di bilancio porterà anche un allargamento del campo di applicazione del contratto di espansione e l’estensione della cassa integrazione salariale operai agricoli (Cisoa) ai lavoratori della pesca e della piccola pesca, seppure con delle limitazioni che non soddisfano le federazioni sindacali e le associazioni datoriali di categoria. Novità in vista pure sul versante degli ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria. La Naspi è estesa agli operai agricoli a tempo indeterminato, mentre si riduce il decalage per gli over 55. La stessa Dis-coll viene allineata alla Naspi. Sul versante del lavoro autonomo, in presenza di determinate condizioni reddituali, l’indennità di maternità è rafforzata nella durata. Pure la seconda gamba, quella delle politiche attive, rientra nella legge di bilancio, anche se, almeno al momento, si tratta di ritocchi più che della riforma complessiva di cui si era parlato nei mesi scorsi.