Il ministro Spahn: «La quarta ondata accelera»

Gli allarmi lanciati nelle ultime ore riguardo la ripresa dei contagi in Europa, anche da parte dell’Oms, riguardano non solo i paesi attualmente più colpiti (come Bulgaria e Romania), ma anche, ad esempio, la Germania, che comincia a fare i conti con la “quarta ondata” che già nei giorni scorsi aveva definito «la pandemia dei non vaccinati». «La quarta ondata ha molto accelerato e colpisce con grande irruenza. Davanti a noi abbiamo settimane difficili», ha dichiarato a tale proposito il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, incontrando la stampa dopo la conferenza dei responsabili della Salute dei Laender. Nella riunione è stato perciò stabilito che la terza dose di vaccino anti-Covid sarà prevista per tutti a sei mesi dalla seconda. Sono 37.120 i nuovi casi di contagio da coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Germania dal Robert Koch Institut, mentre 154 sono i decessi. Dopo il record dei positivi da inizio pandemia raggiunto ieri, oggi si segnala il valore settimanale più alto, con 169,9 pazienti su 100 mila abitanti in sette giorni (la soglia massima era stata toccata il 26 aprile scorso). L’indice di ospedalizzazione, ritenuto prioritario in questa fase, è in lieve (ma costante) salita, con 3,73 pazienti in terapia intensiva su 100 mila abitanti. Un dato che resta tuttavia lontano dalla soglia massima toccata nel periodo di Natale dell’anno scorso, quando arrivò a 15,5. In Russia, altro paese dove nelle ultime settimane si è osservato un aumento dei casi e delle vittime, nel corso delle ultime 24 ore sono stati registrati 40.735 nuovi contagi e 1.192 decessi, stando al centro operativo nazionale anticoronavirus, ripreso dalla Tass.