«L’attuale ritmo dei contagi suscita preoccupazione»

«Siamo, di nuovo, all’epicentro della pandemia». Così il direttore per l’Europa dell’Oms, Hans Kluge, riguardo il ritmo nuovamente sostenuto di contagi da coronavirus nella regione europea, che per l’agenzia Onu conta 53 paesi, includendone alcuni centroasiatici. «L’attuale ritmo dei contagi nei 53 paesi della regione europea suscita forte preoccupazione», ha spiegato, lanciando poi l’allarme che «un altro mezzo milione di morti da Covid-19» potrebbe verificarsi entro febbraio se l’attuale tendenza dovesse continuare. La Germania ha definito l’attuale rialzo la «pandemia dei non vaccinati», mentre il Regno Unito ha registrato ancora una volta oltre 40 mila casi nelle ultime 24 ore. In Francia, dove si è registrato un aumento dei contagi, si dovrebbe procedere verso la proroga del green pass fino a fine luglio 2022, dopo il via libera dell’Assemblea nazionale, tornando sulla decisione del Senato che in un primo momento aveva fissato come termine della misura il 28 febbraio (ora sull’ulteriore proroga i senatori dovranno tornare a esprimersi, mentre l’ok definitivo spetterà poi all’Assemblea nazionale). Ma la situazione preoccupa in particolar modo in Bulgaria, uno dei paesi che ha vaccinato meno nell’Unione europea e che continua a registrare aumenti record di casi e decessi. Il governo bulgaro ha dovuto infatti annunciare la sospensione, fino a metà mese, di tutte le operazioni chirurgiche e dei ricoveri non urgenti a causa dell’incremento dei pazienti Covid (che occupano il 90% di tutti i posti letto di terapia intensiva nel paese).