A New York vince il democratico Eric Adams

Le elezioni del 2 novembre degli Stati Uniti sorridono ai repubblicani. Il risultato più atteso era quello della Virginia, dove a vincere, alla fine è stato il candidato governatore del GOP, Glenn Youngkin. Un successo elettorale che va molto al di là del mero valore simbolico. Lo scorso anno, in Virginia, Joe Biden era riuscito a superare l’allora presidente uscente, Donald Trump, di dieci punti. In più, da alcuni anni ormai, lo Stato esprimeva un governatore democratico – compreso lo stesso Terry McAuliffe, il candidato dei dem uscito sconfitto dal voto di ieri –, dunque si riteneva essere un porto sicuro anche stavolta. Ma così non è stato. Soltanto fino a poche settimane fa, McAuliffe era dato in vantaggio, poi, forse complice una campagna poco efficace, qualcosa è cambiato e Youngkin ha cominciato a scalare posizioni fino alla vittoria con il 50,7% dei voti. L’esito elettorale della Virginia – a cui vanno aggiunte le difficoltà che il governatore democratico uscente del New Jersey, Phil Murphy, sta incontrando nella rielezione con lo scrutinio ancora in corso – può essere considerato un’anteprima delle elezioni di metà mandato del 2022, con i repubblicani che sembrano proiettati a riconquistare il controllo della Camera e del Senato al Congresso di Washington. Nessuna sorpresa a New York, dove il democratico Eric Adams succederà a Bill de Blasio. A Boston ha invece vinto Michelle Wu, candidata dem: si tratta della prima donna nonché prima persona non bianca eletta sindaco nella città del Massachusetts.