In Virginia il primo importante test per Joe Biden, qui i dem rischiano

È soprattutto alla Virginia che guarderanno i repubblicani nella tornata elettorale di oggi negli Stati Uniti. Sono perlopiù voti a livello locale – il vero test per l’amministrazione Biden saranno le elezioni di metà mandato del 2022 –, ma un primo, significativo segnale potrebbe giungere, intanto, dallo Stato della Virginia, chiamato a esprimere il nuovo governatore. Lo scorso anno, qui, Joe Biden riuscì a vincere con oltre dieci punti di distacco da Donald Trump, ma ora la situazione potrebbe essere diversa. Terry McAuliffe, candidato democratico e già governatore della Virginia dal 2014 al 2018, è praticamente alla pari con il candidato repubblicano Glenn Youngkin, secondo i sondaggi, ma partiva da una situazione di vantaggio che ha nel frattempo smarrito. Perdere la Virginia – è democratico anche l’attuale governatore, Ralph Northam – sarebbe un duro colpo per Biden. Più scontato il voto di New York per il sindaco e del New Jersey per il governatore, dove i democratici sono abbastanza sicuri di poter vincere. A New York quasi certamente sarà Eric Adams il successore di Bill de Blasio (quest’ultimo potrebbe ufficializzare presto la candidatura a governatore dello Stato di New York). Adams è un ex poliziotto afroamericano di 61 anni, che piace anche a tanti conservatori per la sua linea «law and order». Interessante, infine, il referendum di Minneapolis per l’abolizione del Dipartimento di polizia eventualmente sostituito dal Dipartimento di pubblica sicurezza, una richiesta giunta dopo il caso George Floyd di maggio 2020. Il sindaco uscente e in cerca di rielezione, il dem Jacob Frey, è contrario alla misura.