I dati Istat. In crescita le importazioni. Cala il saldo commerciale

A settembre l’Istat ha registrato una contrazione delle vendite verso i Paesi al di fuori dell’Unione europea dell’1,1% e un aumento delle importazioni dello 0,6%. Il calo congiunturale delle esportazioni, spiega l’Istituto, è legato unicamente alle vendite di beni intermedi, scese del 6,6%, mentre per l’energia si registra un +24%, per i beni di consumo durevoli un +0,8% e un +0,1% per quelli non durevoli, mentre per l’export di beni strumentali si registra una variazione nulla. Per quanto riguarda invece l’import, le rilevazioni dell’Istituto nazionale di statistica a mostrano una variazione positiva per l’energia (+12,5%), per i beni intermedi(+7,4%) e per i beni di consumo in generale (+4,6%, sintesi del -4,6% dei durevoli e del +7% dei non durevoli). Al contrario, i beni strumentali e e gli intermedi riportano variazioni negative, rispettivamente del 3,5% e del 6,8%. A livello tendenziale, spiega l’Istat, la crescita dell’export, pari al +5,1%, è «diffusa – seppure con diversa intensità – a tutti i raggruppamenti principali di industrie e riguarda quasi tutti i principali partner commerciali extra Ue», mentre il marcato aumento delle importazioni annue, pari ad un +32,9%, è legato principalmente agli aumenti che hanno interessato gli acquisti di energia e di beni intermedi. I risultati messi a segno il mese scorso hanno fatto sì che il saldo commerciale si attestasse a +1.671 milioni, in forte calo rispetto ai +5.273 milioni di un anno fa.