In attesa della legge di bilancio, forti polemiche fuori e dentro il governo

Continuano le polemiche intorno alle pensioni, con l’aggiunta del “carico da 11” rappresentato dalle dichiarazioni del presidente del consiglio, Mario Draghi, il quale si è sempre detto contrario a Quota 100, dichiarazione alla quale ha fatto seguito quella del segretario del Partito democratico, Enrico Letta, che, a sua volta, ha aggiunto di essere contrario a tutto il sistema delle quote. Una dichiarazione probabilmente avventata, tanto è vero che qualche esponente del suo stesso partito ne ha voluto ridurne la portata per non entrare in rotta di collisione con Cgil, Cisl, Uil e Ugl e, soprattutto, con la storia stessa del Partito democratico. È noto, infatti, che il sistema delle quote nasce con il governo Prodi e con Cesare Damiano al ministero del lavoro, due fra gli esponenti più in vista di quello che fu a suo tempo l’Ulivo. Le ipotesi finora prospettate da Palazzo Chigi rimandano ad un rapido incremento dell’età pensionabile, così da arrivare in un paio di anni quasi a raggiungere l’età pensionabile prevista dalla Fornero per la pensione di vecchiaia. Una soluzione appoggiata anche da Confindustria che, però, rischia di trovarsi in grosso difficoltà nel momento in cui ci sarà da gestire la fase di transizione industriale. Il tutto, mentre resta ancora in alto mare tutta la questione relativa al potenziamento dell’Ape sociale, per non parlare del potere d’acquisto delle pensioni in essere.