Manca la pubblicazione in gazzetta ufficiale; il ruolo di regioni e parti sociali

L’attenzione degli addetti ai lavori ora è tutta rivolta verso la gazzetta ufficiale, per capire quando il provvedimento verrà pubblicato, entrando così nella pienezza dei suoi effetti. Certo, qualche precedente recente – su tutti il caso del decreto ministeriale sulle somme prenotate per il potenziamento dei servizi sociali sul territorio, firmato il 25 giugno e pubblicato nei giorni – non depone a favore di una rapida soluzione, ma, visto il tema, probabilmente si potrà assistere ad una accelerazione. Il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, ha formalmente dato il via libera al provvedimento che dà attuazione alla garanzia per l’occupabilità dei lavoratori, in sigla Gol, lo strumento, mutuato in parte da precedenti esperienze regionali, che dovrebbe aiutare le persone a riqualificarsi. Confermati i numeri, relativi al primo stanziamento, 880 milioni, e per l’intera durata del piano nazionale di ripresa e resilienza, 4,4 miliardi di euro. La palla, appena il decreto andrà in gazzetta ufficiale, passa così alle regioni che avranno sessanta giorni di tempo per mettere in campo le varie iniziative. Gol dovrebbe rappresentare la prima parte della riforma delle politiche attive, tema sul quale, dopo una serie di incontri, il ministro non è più tornato a convocare Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria e le altre parti sociali, nonostante le richieste di quest’ultime.